
Disagio bioclimatico?
Dal 17 maggio è ripreso il servizio di previsione del disagio bioclimatico Rischio calore di Arpae, per prepararsi, con tre giorni di anticipo, all’arrivo delle ondate di calore.
Il servizio è attivo tutti i giorni fino al prossimo 15 settembre, sabato e domenica compresi.
Il disagio bioclimatico, od ondate di calore, si verifica quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione.
Come si misurano le condizioni di disagio bioclimatico estivo?
Sono definite utilizzando l'indice di Thom, conosciuto anche come "Discomfort Index" (DI), che combina i valori di umidità e temperatura per descrivere le condizioni di disagio fisiologico dovute al caldo umido. Le soglie del disagio bioclimatico utilizzate per il sistema di previsione sono state identificate tramite uno studio sulla mortalità condotto nell'area urbana di Bologna dal 1989 al 2003.
Arpae produce quotidianamente previsioni del rischio calore per il giorno stesso e per i due successivi. Nella mappa regionale il colore delle aree informa sull’indice di Thom previsto con una scala di colori che va dal verde (assenza di disagio bioclimatico) al rosso (forte disagio bioclimatico).
Consigli pratici su come limitare il disagio bioclimatico:
- consultare ogni giorno il bollettino della propria città;
- bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) non troppo fredda. La temperatura ideale di una bibita, quella che permette un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento, è intorno ai 10°. Gli anziani devono prestare particolare attenzione in quanto lo stimolo della sete spesso diminuisce con l'età avanzata;
- evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L'assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore;
- mangiare molta frutta e verdure: fare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati a carne e formaggi fermentati. Evitare di consumare cibi troppo caldi;
- evitare di uscire tra le 12:00 e le 17:00. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono;
- vestirsi con abiti leggeri, chiari, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali. Assicurarsi che i familiari malati o costretti a letto o anziani non siano troppo vestiti;
- usare tende o abbassare le tapparelle nelle ore più calde; limitare l'uso del forno e dei fornelli;
- evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori;
- non lasciare persone o animali neanche per brevi periodi, in auto parcheggiate al sole;
- pulire periodicamente i filtri dei condizionatori (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolarne la temperatura non troppo più bassa rispetto a quella esterna, in modo da evitare bruschi sbalzi di temperatura;
- se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l'assunzione di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/farmaco o sole/farmaco.
Consulta le Previsioni di rischio calore per l’Emilia-Romagna di Arpae
Per ulteriori consigli: i Dieci consigli utili del Ministero della Salute
Foto:
www.aosp.bo.it
→ 20 June 2025