La carica dei 6000
Nella storia di questo Centro di educazione alla Sostenibilità mai così tanti studenti sono stati coinvolti, segno inequivocabile che le tematiche ambientali sono sempre più parte integrante dei progetti rivolti alle scuole e dei programmi di educazione civica; ma veniamo al dettaglio.
La Scuola dell’infanzia ha visto la partecipazione di 66 sezioni e di oltre 1200 bambini. Il percorso più richiesto Animali in gioco ha coinvolto 22 sezioni e ha permesso ai bambini più piccoli di entrare in contatto con il mondo degli animali attraverso racconti animati, laboratori e giochi nel giardino della scuola. Molto richiesti anche i progetti Amica acqua, Il topolino Lino dedicato alla tematica dei rifiuti e della loro corretta gestione, e Un Giardino straordinario volto ad accompagnare i bimbi alla scoperta della biodiversità che si può incontrare anche nelle aree verdi scolastiche.
La Scuola primaria, con ben 126 classi partecipanti e oltre 2600 studenti, ha fatto registrare il massimo di adesioni. Tra i percorsi più apprezzati e scelti i progetti Le olimpiadi dei rifiuti, Cambia rotta dedicato al tema del cambiamento climatico, le attività di Outdoor Education e il progetto Energioca con l’opportunità per i bambini di far visita all’impianto fotovoltaico dell’ITIS L. da Vinci con l’ausilio dei docenti.
Ottima la partecipazione anche da parte delle Scuole secondarie di 1° grado (59 classi e circa 1300 studenti) a cui sono stati indirizzati progetti dedicati cambiamento climatico, al problema degli impatti provocati dall’enorme quantità di plastica prodotta, ma anche al tema delle onde elettromagnetiche, della biodiversità e del rischio sismico. Quest’ultimo, intitolato A scuola di terremoto ha visto la partecipazione di 14 classi e ha permesso hai ragazzi di comprendere meglio gli effetti catastrofici che può provocare un sisma e cosa può e dovrebbe essere fatto per prevenirli.
Infine da parte delle scuole secondarie di 2° grado, abbiamo registrato anche quest’anno la consueta partecipazione ai progetti del CEAS da parte del Liceo Scientifico Manfredo Fanti (42 classi e quasi 1000 studenti) con la collaborazione dei docenti nell’intera organizzazione. Unica nota dolente, la mancata richiesta di adesione ai progetti proposti dal CEAS da parte degli altri Istituti superiori carpigiani.
Si conclude così un anno impegnativo che ha visto la scuola tornare ad una graduale “normalità” dopo i difficili anni della pandemia.
Per essere al fianco di insegnanti e studenti e poter soddisfare tutte le richieste, sono state messe in campo tutte le forze disponibili, a partire dagli educatori della soc. coop sociale La Lumaca di Modena che ne ha curato la formazione e la gestione, attivando più che mai la rete di collaborazioni che ha dato un contributo determinante alla riuscita dei progetti.
Il nostro grazie quindi va all’Associazione Panda Carpi – Oasi La Francesa, alla LIPU di Carpi, all’Ass. Protezione Animali Carpigiana, al Gruppo Zoofilo carpigiano, al Circolo Naturalistico Novese, al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, alle GGEV Carpi, a Legambiente Terre d’argine, ad ANCEASCAO, FIAB Modena, C.S.I di Carpi, alla Consulta A di Carpi, ad AIMAG e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Un ultimo, ma non meno importante ringraziamento, alle Amministrazioni di Carpi, Novi di Modena e Soliera per aver sostenuto il CEAS in questi anni e per essere riuscite, finalmente, a coinvolgere a partire dall’anno scolastico 2023-2024 anche il comune di Campogalliano.
Ora il CEAS sarà davvero di tutte le Terre d’argine.
→ 23 June 2023