
Oasi di biodiversità a Carpi e dintorni
Oasi la Francesa
Dal nome del fondo agricolo preesistente, è un'area protetta istituita per la conservazione, il recupero e la valorizzazione del territorio a nord di Carpi, di fianco all’ex Campo di Concentramento di Fossoli. È proprietà del Comune di Carpi, che l'ha concessa in uso all'Associazione Panda Carpi.
L'Oasi si sviluppa su un'area di circa 23 ettari, con un centro visite, un’area umida di 8 ettari, boschi, radure e prati, ideali per garantire il ciclo biologico e riproduttivo di numerose specie di uccelli stanziali e migratori.
Bosco di Fossoli e Bosco di San Marino
In un'area di proprietà comunale di oltre 28.000 mq lungo la Strada Romana Nord, sono stati piantumati esemplari di specie autoctone: Aceri campestri, Querce, Olmi ed altre piante tipiche dei boschi di pianura. L'intervento, realizzato dalla Provincia con il Servizi Gestione Patrimonio Immobiliare e Verde pubblico del Comune, fa parte di un'azione poliennale di riforestazione, finalizzata a migliorare le caratteristiche ambientali del territorio, con la creazione di aree e corridoi ecologici per la salvaguardia di specie animali. L'area non è fruibile direttamente, perché mantenuta allo stato naturale.
Un’altra area boscata si trova poi nella zona dove sono stati collocati il depuratore delle acque reflue di Carpi e Correggio, il canile intercomunale e il gattile distrettuale.
Parco Santacroce
Nella frazione Santa Croce a sud di Carpi, è inaugurato da anni, ma non ancora del tutto fruibile. Di proprietà della Fondazione CRCarpi, ha un ruolo importante per il territorio, copre ben 26 ettari ed è destinato ad essere una preziosa cornice verde di mitigazione ambientale da vivere, con aree dedicate a diverse attività: dal benessere allo sport, dal gioco inclusivo e plastic free alla didattica nel verde. Il parco accoglie anche un orto, un frutteto con varietà antiche, tipiche o in via di estinzione e un teatro di verzura all’aperto per eventi culturali e artistici.
La Riserva naturale della Cassa di espansione del fiume Secchia
Situata a nord della Via Emilia tra le province di Modena e Reggio Emilia, tutela una zona umida dell'estensione di 260 ettari, derivata da un'importante opera idraulica per la mitigazione delle piene del Secchia e le fasce di bosco golenale.
Istituita nel 1996 dalla Regione Emilia-Romagna è affidata alla gestione dell'Ente per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale. La sede è situata a Rubiera (RE) all'interno della cinquecentesca Corte Ospitale che conserva ancora molti caratteri architettonici originali.
Ortobosco
Un po' orto e un po' bosco, comprende un’area di circa 8.000 metri quadri, in via Marchiona a ridosso del Bacino Magnavacca del Consorzio Bonifica Centrale. La metà della superficie è a bosco, mentre il resto è coltivato con orti e piante da frutto. La parte boscata è un vecchio pioppeto in abbandono, oramai palestra di foratura per picchi. Nel sottobosco crescono piante autoctone: querce, olmi, frassini, una marea di biancospini, sanguinelli, carpini, marusticani e tante altre piante i cui semi sono stati portati dal vento o dagli uccelli, come noci e ciliegi. L’ortobosco si qualifica anche come “biodiverso” nel modo di gestire l’area.
Parco della Cappuccina
Inaugurato nel 2022, nasce come parco campagna a ridosso del cimitero urbano e prende il nome dal “passo dei Cappuccini” che fiancheggia via Lenin. È anche un parco “lineare” con un percorso fruibile di 550 metri. Al suo interno si trova un apiario didattico per incrementare il numero degli insetti impollinatori.
Aree gestite dalla LIPU
L’area ex CREA, nella zona est di Carpi, a Cibeno, è stata data in concessione nel 2015 alla LIPU di Carpi. Occupa uno spazio di 18mila mq e nasce con l’obiettivo di tutelare la biodiversità di flora e fauna, e di proporre alle scolaresche un ambiente rinaturalizzato per l’outdoor education.
Sempre gestita dalla LIPU: l'oasi Celestina è un'area naturale protetta di 20 ettari sita nei pressi di Campagnola Emilia, in provincia di Reggio Emilia.
Foto: Voce.it
→ 22 May 2025